lo sa bene chi distrattamente scende sotto coperta a prendere qualcosa e nel riaffacciarsi in pozzetto, nel momento in cui è sul penultimo scalino, viene sommerso dalle più svariate richieste da parte dell’equipaggio comodamente spaparanzato a prendere il sole….
“Già che ci sei mi porti su la crema solare”, “già che ci sei mi prendi l’asciugamano”, “già che ci sei porta su una birretta fresca”, e così via…..
Questa frase mi è particolarmente cara in quanto mi venne sottoposta all’esame per il conseguimento della patente nautica da un esaminatore un po’ “burlone” che mi chiese “come si chiama il penultimo scalino prima del boccaporto”…..dopo un po’ di esitazioni ed imbarazzo scoprii che la risposta che voleva sentire era proprio “si chiama già che ci sei”…..
Sulle nostre barche il “già che ci sei” prende un significato un po’ più amplio e da una semplice richiesta di un favore vuole diventare l’invito a tutti gli iscritti a godersi appieno un momento unico come un corso in barca a vela, lasciando a casa pensieri e paure e cercando di vivere fino in fondo le gioie, le emozioni e la magia che si vivono a bordo….
Quindi “già che ci sei fattelo un tuffo a mezzanotte….”, “già che ci sei canta a squarciagola senza vergogna...”, “già che ci sei fattelo sto bis di pasta senza pensare alla linea...”, “già che ci sei dai un bacio od un abbraccio in più…”, o più semplicemente e per riassumere in pieno la filosofia che si respira a bordo…..“già che ci sei vivila questa vita”….
Se ti lascerai coinvolgere da questa filosofia il tempo che passerai a bordo rappresenterà, oltre che ad un momento di apprendimento, un momento di evasione, relax e divertimento per staccare dalla routine quotidiana, dalle solite abitudini, dalle solite e noiose comodità e perché no anche dalle solite e a volte stupide paure….
Ti aspetto a bordo e mi raccomando…..non sostare troppo sul penultimo scalino…